Il Maggese – 19/12/2016
27 Gennaio 2017
Trattoria “La Vecchia Osteria” – 24/02/2017
23 Marzo 2017

Agriturismo “Antico Pagliaio” – 27/01/2017

Prima tappa del 2017 in un gennaio freddo che ha gelato anche i nostri cuori per le diverse vicende che hanno investito l’Abruzzo. Anche noi siamo vicini a chi è stato più colpito da queste calamità che non avrebbero dovuto tramutarsi in tragedie.

Ma passiamo alla nostra serata presso L’Agriturismo “Antico Pagliaio” felice scoperta in quel di Voltarrosto di Roseto degli Abruzzi (TE).

Veniamo accolti dal signor Bruno, gentilissimo e appassionato titolare del locale che si occupa anche della cura della fattoria, dove alleva più di 20 razze di galline da ogni parte del mondo e con diversi animali da cortile tra cui anche Arduino, un asinello sardo. Ci dice che a breve verrà allestito anche un percorso didattico in fattoria per bambini disabili.

La sua passione per la cucina si sintetizza nella sua frase che troneggia sulla porta d’ingresso del locale: “quello che noi serviamo non sono delle semplici ricette…ma il racconto dei prodotti della terra, dove il gusto a tavola si intreccia con i ricordi del passato, la cura dell’ambiente e l’arte”.  

L’ambiente interno anche se raccolto e semplice, è caldo e ben arredato, con alle pareti diversi oggetti, ahinoi dimenticati, della tradizione agricola contadina.

Con queste premesse iniziamo il nostro percorso culinario alla riscoperta di sapori scomparsi … un viaggio connotato dai sapori semplici ma mai banali e che rendono il giusto tributo alla cucina tipica della civiltà contadina del nostro territorio.

La serata inizia con diversi antipasti serviti seguendo un crescendo di gusto e sapore: il tagliere di salumi tipici teramani con formaggi accompagnati da una deliziosa gelatina di genziana; le bruschette con patè di olive nere;  l’involtino di formaggio fuso in foglia di limone;  le mazzarelle tipiche teramane;  le puntarelle di cicoria con alici; i fagioli spagnoli in letto di cipolla e sedano; le carote lesse al profumo di limone; l’insalata di finocchi con arance e olive; il binomio di bietola rossa e gialla al limone; i ceci della tradizione contadina con alloro ed olio extra vergine d’oliva; i broccoletti di Bruxelles; la misticanza di lattuga e fiori commestibili; il misto di rape, fagioli, peperoni “corna di capra” e sarde; la trippa e infine una portata a sorpresa … la famosa e squisita zuppa “Pan’e cotte di Zà Sandrina” in onore della mamma di Bruno.

Dopo una doverosa pausa (vista la mole imponente di antipasti) … vengono serviti i primi:  m’bajatelle (tagliatelle) alle erbe di campo e fregnacce rosse (una specie di cannellone di pasta senza ripieno e condita con sugo rosso).

Tempo di riordinare le idee che già il simpatico cameriere porta in tavola i secondi: un arrosto misto di maiale e agnello (molto gradita dal sottoscritto l’ottima pancetta alla griglia) con patate al forno servite su un originale coppo, “innaffiata” dai commensali con un gradevole Montepulciano d’Abruzzo locale della Cantina “Le Sei Volte”.

Alla fine del pasto, nel pieno rispetto della tradizione, viene servita la Pizzadolce (dolce tipico a base Pan di Spagna, con strati di crema e cioccolato) e dei buonissimi biscotti chiamati…. “brutti ma buoni”.

Siamo ormai giunti alla fine di questa gradevole serata e non potevano mancare i classici “ammazzacaffè” ed in particolare un gradevolissimo Vino Cotto ed un’ottima Genziana di produzioni proprie.

Salutiamo Bruno e consorte (in cucina) e l’Antico Pagliaio dandoci appuntamento alla prossima tappa di Febbraio.

Mandi 2017

SOCI PRESENTI (27): Luca Di Giammatteo, Alfredo Giugno, Dino Donatelli, Vincenzo Faragalli, Sergio Altitonante, Daniele Di Nicola, Antonio D’Ignazio, Domenico Ferretti, Marcello Di Biagio, Massimo Mandolesi, Fabio Di Matteo, Maurizio Belfiore, Pasquale Monti, Marco D’Amico Marcozzi, Paride Carusi, Piero Di Panfilo, Fabiano Giugno, Sandro Palandrani, Cristian Marrone, Peppe Marini, Fabrizio D’Alessio, Francesco Di Carlo, Mattia Pichelli Di Ruggiero, Giorgio Di Giacinto, Alfonso Di Girolamo, Massimo Gimminiani, Pierluigi Di Pietro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *