Torniamo ad ammetterlo, siamo degli appassionati della montagna e non solo per le bellezze paesaggistiche che ci regalano emozioni in ogni angolo del nostro Gran Sasso ma anche per la genuinità del cibo e della cucina d'altura. Nel nostro percorso di scoperta non potevamo dimenticare un locale storico dell'entroterra teramano: "Il Mandrone" situato nel piccolo ma caratteristico centro storico di San Pietro a pochi chilometri dall'abitato di Isola del Gran Sasso. Il tema scelto per la tappa di questo mese è sicuramente consono alla stagione, il "vino novello" per la cui degustazione e spiegazione ci siamo affidati all'esperienza e alla competenza del dottor Sergio Cappelli, coadiuvato dai colleghi Antonio Marini e Luciano Di Filippo dell'Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo (ARSSA). Il mini-corso di degustazione inizia subito con le caratteristiche di produzione del vino novello, si prosegue con alcune nozioni storiche per poi passare alla pratica: la degustazione di tre novelli tutti della provincia di Teramo. Analisi visiva, olfattiva e gustativa non fanno che confermarci gli ampi margini di miglioramento di un prodotto sì beverino ma che potrebbe e dovrebbe prendere spunto dai cugini transalpini che producono da anni e con successo il beaujolais nouveau. Non ci abbattiamo e per rifarci dalla "novella delusione" partiamo con gli antipasti le bruschette alla salsiccia e quelle al formaggio, prosciutto a fette, formaggio pecorino, le croccanti polpette di melanzane (nera) e di ricotta (bianca) salsiccia sott'olio, pomodori secchi e delle inusuali peschette al tartufo. L'appetito è ormai stuzzicato, possono arrivare in tavola i primi piatti: le strongole alle 18 erbe del Gran Sasso, e i ravioli di carne al tartufo. Tra una domanda e l'altra sul novello ecco pronti anche i secondi con un gustosissimo agnello al coccetto (con pane fritto croccante) e l'arrosto misto (salsicce, braciole e costatelle) accompagnati dai contorni di insalata, patate al forno e cicoria. Come di consueto non ci facciamo mancare il dolce che per l'occasione è un delicato tiramisù della casa; è l'ora della genziana e del caffè e purtroppo anche quella dei saluti. Ringraziamo nuovamente Sergio, Antonio e Luciano per la degustazione guidata dei novelli, per loro c'è l'attestato di docenza mentre per i soci quello di frequenza a ricordo di questa serata. Non resta che salutarci e darci appuntamento all'incontro di dicembre per gli auguri di Natale, buon agritour a tutti.