Condotta di Teramo
presenta:

 

 

I Vini del Corso
Lista dei Vini
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completa dei vini
degustati al Master!

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L'attestato del corso Vino I

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_Corso di degustazione vini.

Si è tenuto a Teramo, dal 5 al 22 novembre, il corso base Master of Food di degustazione vini, organizzato dalla condotta di Teramo dello Slow Food. Il corso, che si è tenuto presso il Circolo Teramano, ha avuto un docente d'eccezione, l'esperto di enogastronomia Valerio Chiarini (www.isapori.it) che ci ha accompagnato in questo cammino enologico fino alla cena finale che si è tenuta presso "Il Casale" di Bellante il 29 novembre. Le 6 lezioni del Master, ognuna della durata di 2,5 ore circa (equamente distribuite tra la parte teorica e la parte pratica) sono state suddivise in questo modo:
1) Introduzione alla degustazione;
2) Esame visivo e degustazione;
3) L'esame olfattivo;
4) L'esame gustativo;
5) Gli equilibri gusto-olfattivi;
6) Gli abbinamenti cibo-vino.
Come già accennato, in ogni lezione è stata affrontata una parte prettamente teorica della degustazione ed una propriamente pratica con la degustazione di diverse tipologie di vini di molte regioni italiane (è possibile scaricare la lista completa dei vini degustati al corso cliccando sull'immagine a sinistra). L'ultima serata è stata caratterizzata, in più, dal questionario finale (preparato a sorpresa dal nostro docente) e da un doppio assaggio-saggio della cucina teramana con l'abbinamento del vino a "Timballo" e "Mazzarelle". Che dire di più di un'esperienza che ha appassionato i trenta "aspiranti" degustatori teramani che hanno scoperto un mondo davvero affascinante, il mondo del vino, e che attenderanno con ansia il Secondo Livello del Master di degustazione Vini.

Alfredo Giugno da www.agritour.te.it

 

Uno dei vini assaggiati al corso

PafojMonferrato bianco Pafoi 2000 Icardi AZ. AGR. ICARDI CAV.PIERINOVIA BALBI, 30 - 12053 CASTIGLIONE TINELLA - (CN) Vendemmia: 2000 Categoria: Vino bianco Doc Uve: Uve Sauvignon, Chardonnay, Cortese Gradazione Alcolica: 13° vol. Costo orientativo: lire 25.000

"Alla categoria dei migliori vini bianchi piemontesi merita però di essere iscritto a pieno merito, e qui seguo Maroni, che al 1999 ha regalato 92/100 e una apoteosi piroettante tesa a celebrare la susina e la prugna e l'"uvosità a dolcezza di profumo" (sic !), il Monferrato bianco Pafoj 2000, il cui nome è frutto di un gioco di parole tra l'etimo francese pas fou ed il piemontese foj, matto, e che tradotto recita: non siamo mica matti ! Non sono mica matti gli Icardi, se ci sanno dare e continueranno a darci un così bel bianco che alla componente aromatica, qui molto importante, sappia abbinare struttura, persistenza e complessità. Ma mai sacrificando la beva. Nato da un uvaggio di Sauvignon, settanta per cento, e Chardonnay, 25-30% ed un pizzico di Cortese provenienti dal vigneto Bricco del Sole, (250 metri d'altezza, 5000 piante per ettaro con sistema Guyot, resa 70 quintali, 1,4 kg. per pianta) il Pafoj bianco mi piace e ve lo raccomando caldamente, per la coerenza ed il perfetto equilibrio, colore paglierino verdognolo luminoso, allegro e brillante, un naso bellissimo, di notevole fragranza e freschezza, accattivante, dove spiccano note agrumate (di cedro e canditi), accenni di mostarda, fiori bianchi, sambuco, striature di peperone verde, che vanno a comporre un insieme aromatico particolarissimo, ad ampio spettro, dolce (un ricordo di miele d'acacia), sapido salato, minerale. In bocca il Pafoi s'impone per un frutto succoso, nitido, rotondo, pienamente espresso, grasso, (dalla "densità tattile data dagli estratti, che rende crema anziché acqua lo scorrere ed il toccare di questo vino in bocca" proferirebbe l'immaginifico wine writer romano…) ma molto incisivo grazie ad un nervo sapido, ad un'acidità' fresca e bilanciata. Un vino dalla notevole armonia, ampio, consistente, persistente, piacevolissimo da bere e da abbinare ad antipasti freddi, primi piatti di pesce, preparazioni marinare le più' ambiziose, sformati e soufflé' di verdure. Cosa diavolo pretendere di più' da un bianco piemontese ?"
Franco Ziliani
da www.winereport.com

 

 

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