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I
Vini del Corso L'attestato
del corso Vino I |
_Corso
di degustazione vini. |
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Uno
dei vini assaggiati al corso Monferrato bianco Pafoi 2000 Icardi AZ. AGR. ICARDI CAV.PIERINOVIA BALBI, 30 - 12053 CASTIGLIONE TINELLA - (CN) Vendemmia: 2000 Categoria: Vino bianco Doc Uve: Uve Sauvignon, Chardonnay, Cortese Gradazione Alcolica: 13° vol. Costo orientativo: lire 25.000 "Alla
categoria dei migliori vini bianchi piemontesi merita però di essere iscritto
a pieno merito, e qui seguo Maroni, che al 1999 ha regalato 92/100 e una
apoteosi piroettante tesa a celebrare la susina e la prugna e l'"uvosità
a dolcezza di profumo" (sic !), il Monferrato bianco Pafoj 2000, il cui
nome è frutto di un gioco di parole tra l'etimo francese pas fou ed il
piemontese foj, matto, e che tradotto recita: non siamo mica matti ! Non
sono mica matti gli Icardi, se ci sanno dare e continueranno a darci un
così bel bianco che alla componente aromatica, qui molto importante, sappia
abbinare struttura, persistenza e complessità. Ma mai sacrificando la
beva. Nato da un uvaggio di Sauvignon, settanta per cento, e Chardonnay,
25-30% ed un pizzico di Cortese provenienti dal vigneto Bricco del Sole,
(250 metri d'altezza, 5000 piante per ettaro con sistema Guyot, resa 70
quintali, 1,4 kg. per pianta) il Pafoj bianco mi piace e ve lo raccomando
caldamente, per la coerenza ed il perfetto equilibrio, colore paglierino
verdognolo luminoso, allegro e brillante, un naso bellissimo, di notevole
fragranza e freschezza, accattivante, dove spiccano note agrumate (di
cedro e canditi), accenni di mostarda, fiori bianchi, sambuco, striature
di peperone verde, che vanno a comporre un insieme aromatico particolarissimo,
ad ampio spettro, dolce (un ricordo di miele d'acacia), sapido salato,
minerale. In bocca il Pafoi s'impone per un frutto succoso, nitido, rotondo,
pienamente espresso, grasso, (dalla "densità tattile data dagli estratti,
che rende crema anziché acqua lo scorrere ed il toccare di questo vino
in bocca" proferirebbe l'immaginifico wine writer romano…) ma molto incisivo
grazie ad un nervo sapido, ad un'acidità' fresca e bilanciata. Un vino
dalla notevole armonia, ampio, consistente, persistente, piacevolissimo
da bere e da abbinare ad antipasti freddi, primi piatti di pesce, preparazioni
marinare le più' ambiziose, sformati e soufflé' di verdure. Cosa diavolo
pretendere di più' da un bianco piemontese ?" |
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